domenica 3 luglio 2011

Pesce anti-infortunistico


Ricchi di Omega-3, salmone, sardine e sgombro contribuiscono a prevenire infiammazioni ai tendini, strappi muscolari, problemi a legamenti e articolazioni. Ma occorre mangiarne tre porzioni a settimana.

Si parla tanto degli infortuni che colpiscono i calciatori, ma anche atleti che praticano altri sport. Con l'alimentazione corretta, si può ridurre il rischio di farsi male?
Su alcuni infortuni non si può agire, ma su altri sì.

Per quali non si può ridurre il rischio?
Per gli infortuni da trauma diretto. Nel calcio, per esempio, quelli che derivano dal contrasto fra due giocatori.

Per quali invece è possibile diminuire la probabilità che avvengano?
Per esempio quelli da "microtrauma ripetuto", gli infortuni cioè che coinvolgono strutture continuamente sollecitate come i tendini, i legamenti e le articolazioni. Oppure per gli infortuni che, nel linguaggio da campo, vengono chiamati stiramenti o strappi muscolari.

Quali sono i cibi efficaci nel ridurre questi infortuni?
Quelli che diminuiscono l'infiammazione, che con l'allenamento tende ad aumentare. Ad esempio il pesce, che grazie al suo contenuto in acidi grassi Omega-3 è un potente antinfiammatorio.

Quanto pesce si deve mangiare per avere una protezione?
I pareri degli scienziati non sono concordi al riguardo. Alcuni parlano di almeno 3 porzioni a settimana, ma dipende anche dal tipo di pesce. Quelli d'allevamento, ad esempio, non contengono gli Omega-3, che invece si possono trovare nel salmone, soprattutto in quello selvatico, e nel pesce azzurro, come sardine e sgombro.

E se non si mangia pesce?
Si può prendere l'olio di pesce, liquido o in capsule.

Quali altri cibi riducono l'infiammazione?
L'olio extra vergine d'oliva, specie quello appena prodotto: contiene oleocantale, una molecola con una spiccata attività antinfiammatoria. Poi ci sono la verdura e la frutta.

Anche frutta e verdura combattono l'infiammazione?
Ci sono differenze notevoli fra un ortaggio e l'altro e tra un frutto e l'altro. Molto importanti sono i polifenoli, sostanze che spesso danno colore alla verdura e alla frutta.

Che effetti hanno?

Una volta entrate nell'organismo, hanno la capacità di indurre le cellule del corpo a produrre sostanze antinfiammatorie.

Ci sono invece cibi che aumentano il rischio di infortuni?
Salumi, carni grasse e tuorlo d'uovo: sono ricchi di acido arachidonico, che preso d'abitudine favorisce l'infiammazione.

di Enrico Arcelli
tratto da Sportweek n.24, inserto della Gazzetta dello Sport di sabato 25 giugno

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