mercoledì 29 giugno 2011

Il cervello nella pancia

Hai un cervello nella pancia


C'è un secondo cervello dentro di te, una sorta di alieno che lavora dentro la tua pancia al di fuori della tua coscienza. Gestisce l'avanzamento del cibo lungo il tubo digerente, dall'esofago al retto, ed è coinvolto nell'insorgenza di diverse malattie a sfondo psicosomatico, dal bruciore di stomaco cronico alla colite.

Ma pare proprio che sia anche in grado di influenzare il tuo stato d'animo, come dimostrano studi recenti del patologo Michael Gershon, docente alla Columbia University di New York.

Questa sorta di cervello della pancia è formato da centinaia di milioni di cellule nervose che costellano l'intera parete dell'apparato digerente, del tutto simili a quelle della testa. "Il reticolo di neuroni trasmette a velocità rapidissima una serie di messaggi lungo il sistema gastrointestinale, così come fanno tra loro i neuroni del cervello principale", dice Luigi Benini, professore associato di gastroenterologia all'Università di Verona.
Attraverso il nervo vago, il cervello dell'addome e quello della testa dialogano e si influenzano a vicenda. "Avviene in un rapporto equilibrato, senza sudditanze", spiega Eugenio Parati, direttore del Dipartimento di malattie cerebro-vascolari dell'Istituto Neurologico Besta di Milano. "Un esempio? Sappiamo che l'ansia accentua in molte persone la sindrome del colon irritabile, ma sembra sia vero anche il contrario: la presenza dell'infiammazione al colon può dare il via all'ansia". E diversi studi rivelano che malattie come il Crohn e la colite ulcerosa possono facilitare l'insorgenza della depressione.
"Si è anche capito che all'origine di un disturbo come la dispepsia, chiamata spesso gastrite, ci sia proprio il sistema neurale addominale, che reagisce in persone predisposte alle tensioni emotive elaborate dal cervello principale", dice Vincenzo Savarino, professore ordinario di gastroenterologia all'Università di Genova.

DIMMI COME DIGERISCI E TI DIRO' CHI SEI
I tuoi due cervelli producono, fra l'altro, le stesse molecole: in particolare la serotonina, il neurotrasmettitore che ha un ruolo chiave nella regolazione dell'umore.
"Proprio per questo si comincia a pensare che il cervello della pancia abbia un'influenza sugli stati d'animo e sulla personalità", spiega Massimiliano Valeriani, neurologo dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. "Anche se è vero che la serotonina creata dai neuroni dell'intestino tende a rimanere in zona e determina effetti che sono indirizzati al buon funzionamento della digestione". Questo intreccio tra i due cervelli potrà condurre in futuro ad un modo diverso di curare le malattie dell'addome.

ESISTE UN'EMICRANIA ADDOMINALE!
"Succede a volte che un bimbo abbia forti dolori alla pancia, senza mostrare in realtà alcun segno di infiammazione o di danni allo stomaco e all'intestino", continua Valeriani. "Ebbene: si è scoperto che un'alterazione della funzionalità del cervello, come quella che è propria dell'emicrania, può produrre dolore tramite il sistema nervoso dell'addome, e non tramite quello della testa. Così l'emicrania invece che dare mal di testa può produrre mal di pancia".
Ma perché il collegamento fra i due cervelli può andare in tilt, creando situazioni-paradosso come l'emicrania addominale? "Alcuni studi dimostrano che dietro certe patologie intestinali c'è un'anomalia di reazione da parte del cervello numero uno. Grazie a tecniche di studio neurofisiologiche abbiamo verificato che gli impulsi dolorosi provenienti da colon e retto(stimolati elettronicamente in via sperimentale) vanno ad attivare un'area del cervello delle persone sane e un'altra, un po' spostata all'indietro, nei pazienti con la sindrome del colon irritabile. Quando tali meccanismi saranno più chiari, riusciremo a trovare terapie più mirate".

Intanto sappi che quando vivi una brutta notizia come un pugno nello stomaco, tutti e due i tuoi cervelli l'hanno presa male. E sappi che se farai una buona digestione anche l'umore ti ringrazierà.

articolo tratto da "OK la salute prima di tutto", n.6 giugno 2011, scritto da Paolo Rossi Castelli

Blogger Markus

Si dimagrirà mangiando? E' la sfida del prossimo futuro. Il cervello nella pancia possiede una fittissima rete di sensori che gestiscono l'avanzamento del cibo durante la digestione. I neuroni intestinali intervengono anche nell'analisi delle diverse sostanze che compongono gli alimenti e nella valutazione del loro contenuto energetico. E non basta: Il cervello nella pancia contribuisce alla gestione del senso di fame o di sazietà. Sono allo studio cibi che "controlleranno" l'appetito delle future generazioni.

Nessun commento:

Posta un commento