domenica 10 luglio 2011

Sarcopenia. Qual è il significato di questa parola?


Quando si parla di anziani si sente nominare spesso l’osteoporosi (progressivo indebolimento della struttura ossea), ma di sarcopenia non si sente mai parlare, anche se sembra sarà la sindrome contro la quale si dovrà combattere nel prossimo futuro, per consentire alla popolazione anziana (ma non solo, visto che tutti prima o poi invecchiamo) di aggiungere “vita agli anni” e non solo “anni alla vita”.



La sarcopenia è il declino neuro-motorio dell’organismo durante l’invecchiamento, dovuto alla perdita della massa muscolare e della relativa forza propulsiva. La sarcopenia inizia a comparire intorno ai 40 anni, per far perdere il 3-5% del muscolo entro i 50 anni dopo di che si continua perdere muscolo e forza al ritmo del 1-2% ogni anno. Un trend che in molti soggetti porta a dimezzare il patrimonio muscolare entro i 75 anni di età.



La sarcopenia ha profonde ripercussioni sulle capacità motorie e sul livello di attività fisica delle persone ed è direttamente collegata all’autonomia di movimento dell’anziano. In presenza di sarcopenia l’equilibrio diviene instabile, si diventa incapaci di salire e scendere le scale o portare a casa la spesa, la frequenza del passo è fortemente ridotta. Nell’anziano la sarcopenia contribuisce ad aumentare il rischio di cadute e di fratture. Ma come si contrasta la sarcopenia? Non servono farmaci, ma la decadenza motoria può essere combattuta combinando uno stile di vita idoneo e alcuni accorgimenti nutrizionali. Purtroppo ancora oggi a molti soggetti anziani, viene consigliata un’attività fisica che trova come sua massima espressione 30 min di passeggiata. Ma ormai da alcuni anni in molti paesi le autorità sanitarie consigliano programmi di allenamento di forza anche per i soggetti anziani.



Il muscolo trae mantiene la sua struttura e la sua forza, se lo si impegna in sforzi commisurati, ma che obbligano il muscolo stesso a “lavorare” spostando pesi. Lo stimolo al mantenimento della struttura muscolare, attraverso un sano lavoro di forza trova il suo completamento anche con un idoneo apporto nutrizionale di proteine in quantità, qualità, ma soprattutto nella loro distribuzione giornaliera.


La sintesi proteica muscolare nell’anziano può essere mantenuta approssimativamente quella che si verifica nei giovani se si combina esercizio fisico di forza e introduzione proteica ad alto valore biologico (proteine ricche di aminoacidi essenziali). Un accorgimento dietetico interessante è quello che si definisce “pulse diet”, cioè senza aumentare acriticamente la quantità di proteine da introdurre giornalmente con la dieta (1-1.1 g di proteine per kg di peso corporeo), diventa importante concentrare le proteine in 1-2 pasti piuttosto che disperderle in piccole quantità fra varie assunzioni di cibo durante la giornata.

Una porzione di proteine alimentari (120 gr di carne magra) contengono circa 25 g di proteine; 6 g di aminoacidi essenziali di cui 2,5 gr di Leucina (un aminoacido essenziale fondamentale nella sintesi proteica muscolare) capace di aumentare la sintesi proteica del 50% negli anziani.
Ma ben tutti sappiamo che troppe proteine animali sono dannose per il nostro organismo, ecco perché su consiglio del Dott. Luigi Gratton (vice presidente del NAB Herbalife) è meglio assumere proteine vegetali, come quelle della soia, del riso, dei piselli o del sesamo. Iniziare la giornata con un Frullato Proteico Herbalife ci garantisce 25/30g di proteine buone che ci permettono di raggiungere il fabbisogno medio giornaliero (75g per le donne e 100g per gli uomini, ore gli sportivi dovete aggiungere almeno altri 25g), in questo modo la nostra massa magra (i muscoli) si accrescerà giorno dopo giorno.

Abbiamo 250 milioni di fibre muscolari, tutte collegate al cervello, preservare la loro usura con l'esercizio fisico e il giusto apporto proteico è molto importante, soprattutto se siete già oltre i 50 anni, ma sapete … prevenire è meglio.
E ricordatevi che invecchiamo per il 30% in base ai geni, il restante 70% dipende da quello che manchiamo e dall'esercizio fisico che facciamo, e tu vuoi invecchiare bene?



Accorgimenti nutrizionali e di attività fisica, sopra ricordati aprono prospettive di prevenzione sanitaria con ricadute positive nella riduzione dei costi sociali di ospedalizzazione di un numero sempre maggiore di persone che naturalmente raggiungeranno età molto elevate.

E ricorda, iniziare la giornata con una colazione equilibrata e proteica è il miglior modo di trattare bene il nostro corpo.

Blogger Markus

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