giovedì 4 agosto 2011

Vai con l'acquarunning: 
aiuta cuore e muscoli!



Il fitness in acqua costringe il corpo ad affrontare una maggiore resistenza: perfetto per il sistema circolatorio, brucia calorie e aiuta a combattere la cellulite




L'acqua è refrigerio, è la più naturale via di fuga dalle surriscaldate e umide città. Non solo. L'acqua, fin dall’antichità, è anche salute e benessere. “La quasi assenza di gravità, ovviamente in funzione della profondità in cui si lavora, la rende un ambiente accessibile a tutti – scrivono Oriana Ghinato e Claudio Cice, entrambi personal trainer ISSA, nell’introduzione del loro libro "Acquafitness" – anche alle persone in sovrappeso o obese o a quelle che hanno subito gravi traumi. Inoltre, la sua maggiore densità rispetto all’aria determina una resistenza superiore da 6 a 12 volte, ciò significa che serve una forza superiore per eseguire ogni movimento”. E sono proprio queste due caratteristiche a rendere così efficaci tutte le attività, oltre 80, che oggi si possono praticare immersi in questo prezioso elemento.


QUALI ATTIVITA' — Tra queste, forse la più semplice e spontanea è la corsa. L’acquarunning offre benefici immediati potenzia l’apparato cardiocircolatorio, tonifica, contribuisce a bruciare calorie, migliora la circolazione sanguigna e linfatica, risultando molto efficace per chi soffre di ritenzione idrica e cellulite. Questa specialità, nata come attività da piscina, può essere tranquillamente attuata al mare, seguendo alcune semplici indicazioni. Importante è la profondità dell’acqua. Correre in acqua bassa, alle caviglie o ai polpacci, permette di procedere con una certa speditezza, migliorando forza e velocità; correre in acqua media, alla vita o al petto, permette di eseguire un training aerobico, utile soprattutto a sviluppare resistenza.

I CONSIGLI DEL PERSONAL TRAINER — “Allenandosi all’aperto occorre adottare alcune precauzioni – precisa Oriana Ghinato – che pur essendo ovvie, spesso vengono trascurate con conseguenze non del tutto piacevoli. Innanzitutto, evitare le ore più calde, indossare sempre un cappellino, usare creme solari protettive, idratarsi abbondantemente prima, durante e dopo. Se una persona soffre di particolari patologie deve tenerne conto. Ciò non significa che deve rinunciare alla sua corsa quotidiana, ma farla usando il buon senso, specie se l’attività fisica durante l’anno non fa parte delle sue priorità. La gradualità è fondamentale, soprattutto quando si lavora in acqua. Occorre, infatti, abituare il corpo a muoversi in un elemento per i più inconsueto, dosando tempi e intensità degli esercizi. Entrando più nello specifico – prosegue Ghinato – è fondamentale avere un buon controllo della respirazione, impostando un ritmo respiratorio che non porti mai all’affanno. Un occhio di riguardo si deve avere anche per la postura che deve essere tale da non sovraccaricare le articolazioni. Se si hanno problemi di sovrappeso, per esempio, è preferibile correre in acqua media, in modo tale da ridurre il carico gravitazionale”.

Mabel Bocchi, gazzetta.it

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