lunedì 8 agosto 2011

Quanti gol con un po' di acqua

Sfogliando la gazzetta al bar mi sono imbattuto in questo articolo, in cui ho trovato molti dei concetti tanto cari a me, che ho fatto miei in questi ultimi 6 anni: l'importanza di bere ogni giorno almeno 1 litro di acqua ogni 30 kg del mio peso, di assumere la giusta quantità di nutrienti (vitamine e minerali) attraverso frutta e verdura ma soprattutto integratori visto la loro carenza di nutrienti, l'importanza di iniziare la giornata con una colazione proteica, l'importanza di riposare il giusto e bere una bevanda isotonica prima durante e dopo l'attività sportiva.


La disidratazione? Si batte con una dieta regolare, bevendo prima durante e dopo la partita!

Disidratazione. Che cosa significa? Semplicemente, che abbiamo consumato una quantità di liquidi che non siamo riusciti a reimmettere nel nostro corpo. Un processo matematico, quindi, ma per combattere al meglio la disidratazione è utile programmare la "battaglia" prima dello sforzo stesso, che sia l'allenamento o la partita, sul quale può influire anche pesantemente il caldo (ma attenzione i problemi di idratazione possono insorgere anche al freddo e sotto la pioggia se non si beve con la giusta regolarità). Giocare a calcio, ma anche correre e fare sport in generale, disidratandosi è rischioso per la salute prima ancora che per la prestazione

Stile di vita

Il corpo di un uomo adulto ha una quantità di acqua che supera abbondantemente il 60%, sale ancora negli atleti e raggiunge l'80% nei bambini. Per questo il consiglio di base, dedicato a chiunque, è di bere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno integrandola con il consumo di frutta e verdura, che oltre ad altri liquidi apportano zuccheri e sali minerali fondamentali. Negli atleti le quantità vanno aumentate (in base alla disciplina e alle condizioni atmosferiche) e la regolarità è fondamentale.

Manchester City

Il muro proprio davanti allo spogliatoio del Manchester City è coperto da un enorme tabellone che pone una serie di interrogativi per rispondere al primo, ti senti stanco? Ma … hai bevuto almeno mezzo litro d'acqua appena sveglio? Bevi 4-5 litri di fluidi ogni giorno? E dopo aver ricordato l'importanza di una colazione proteica e di 4-7 piccoli pasti insiste: bevi ogni 15 minuti durante l'allenamento? Hai bevuto una bevanda isogonica entro mezz'ora dalla fine dell'allenamento? Ricorda che riposo, massaggi e piscina fanno il resto, ma l'idratazione resta centrale.

Dieta

Lo stile di vita quindi è più importante della bottiglietta di integratore piazzata a bordo campo, che diventa fondamentale invece quando la disidratazione colpisce l'atleta (oltre alla sudorazione intensa si riconosce per la grande sensazione di fatica e l'appannamento dei riflessi), a quel punto meglio avere a tiro una bevanda leggermente isotonica perché in condizioni di calore elevato e di grande sudorazione la sola acqua potrebbe creare problemi maggiori diluendo i pochi sali rimasti nel nostro corpo (si chiama iponatrenia è persino più pericolosa della disidratazione). Ma il calciatore che cura la sua dieta, che beve regolarmente prima di scendere in campo e durante gli allenamenti, che si deidrata appena dopo, non avrà mai bisogno di reintegrare una dose eccessiva di liquidi e quindi si sentirà bene oltre ad avere migliori risposte muscolari e tecniche.

Chi vieta di bere commette un errore

Da alcune settimane i calciatori professionisti si allenano due volte al giorno, più recentemente hanno iniziato a lavorare anche quelli delle serie inferiori. Gli uni e gli altri hanno sudato tanto, lavorando con elevati valori di temperatura e di irraggiamento solare, talvolta accompagnati anche da un alto grado di umidità. All'organismo è utile solo una parte del sudore, talvolta meno del 30% del totale: quella che passa allo stato di vapore e che, in tal modo, sottrae calore al corpo, in una quantità pari a circa 0,6 calorie per ogni grammo sudore evaporato. Il sudore che impregna gli indumenti e che cade a gocce sul campo, invece, non è utile; anzi, sottrae acqua e sali minerali senza favore la regolazione termica. Già la perdita del 3% in acqua (pari a poco più di 2 litri in un calciatore di 70kg) riduce la capacità prestativa. La perdita di minerali (in particolare di sodio, cloro, potassio e magnesio), a sua volta, espone a vari problemi, a partire dal crampo. Se nelle squadre professionistiche ormai da anni ci si preoccupa di fornire sistematicamente ai giocatori acqua con minerali e carboidrati (sempre ben diluiti), spesso questo non avviene in quelle dilettantistiche. Qualche volta succede addirittura che i tecnici vietino ai calciatori di bere anche la semplice acqua. E' un errore grave poiché può determinare non soltanto cali di efficienza, ma anche problemi fisici seri, come la disidratazione (carenza di acqua nel corpo) o l'ipertermia (aumento della temperatura corporea fino a valori pericolosi).

Blogger Markus

articoli tratti da gazzetta.it, di Manlio Gasparotto e Enrico Arcelli


PS: per tutti voi a settembre è in arrivo la nuova linea per gli sportivi, per nutrirsi in maniera ottimale durante le 24 ore del giorno.

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