mercoledì 2 novembre 2011

Spendi meno, mangi sano!


Anche il cibo è più caro con l'aumento dell'IVA varato dal Governo. Leggi come fare acquisti salvamuro che ti garantiscano un pieno di nutrienti.

Con l'aumento dell'IVA al 21% deciso dal Governo lo scorso settembre, anche la spesa al supermercato è diventata più cara.
E' possibile risparmiare senza rinunce e portando in tavola cibi sani? La risposta è SI. Basta seguire alcuni accorgimenti e potrai alleggerire lo scontrino, continuando a mangiare con gusto e in modo equilibrato per assicurarti tutti i nutrienti di cui hai bisogno.

Le proteine? Dai legumi. Piselli e fagioli, se uniti ai carboidrati, sono in grado di fornirti proteine nobili a costi più bassi della carne. Un esempio: i borlotti freschi costano 3€ al chilo, che diventano 2,5€ secchi in busta che scendono a meno di 2€ in lattina. "Per quanto riguarda i nutrienti fondamentali come proteine, fibre e minerali come il ferro, non ci sono differenze significative tra i legumi freschi e quelli convenzionati," spiega Marco Dalla Rosa. "Unica differenza è il sodio, maggiore nei prodotti in scatola che sarebbe bene risciacquare prima dell'uso."

Prova con i surgelati. Con verdure, legumi, carni e pesci conservati sotto zero il risparmio è assicurato e la qualità dei cibi rimane intatta. Anzi, i vegetali surgelati possono essere migliori di quelli freschi, che magari perdono sostanze nutritive nei giorni che passano tra la raccolta e il consumo. Qualche esempio di convenienza? Il filetto di branzino scende da circa 25€ al chilo a 14, i fagiolini da 2€ a 1,50€.

Lascia perdere le primizie. Oltre al fatto che ciliegie e fragole a Natale provengono da paesi lontani e quindi vengono conservate per lunghi periodi, cosa che comporta una riduzione dei loro principi nutritivi, frutta e verdura fuori stagione possono costare anche più del doppio dei prodotti raccolti secondo il calendario nostrano (vedi tabelle allegate).

Punta sulla carne bianca. Manzo e vitello viaggiano sui 17€ al chilo, contro i 10€ del cosciotto d'agnello e i 7-8€ dei petti di pollo o di tacchino. Con le carni bianche, oltre a risparmiare possiamo diminuire il rischio di malattie cardiovascolari (contengono meno grassi) assicurandoci comunque un pieno di proteine e di ferro. Comprando polli e tacchini interi si spende ancora meno; per il brodo scegli la gallina, più economica della polpa di manzo e ricca di sostanze nutritive.

Trova alternative al filetto. Se proprio volete mangiare il manzo, preferite al filetto (30€ al chilo) tagli meno costosi, come lo spezzatino (9€), cappello del prete (10€), pesce (8€) e girello (10€), ideale per gli arrosti.

Assaggia il pesce azzurro. Sgombri, sardine e alici sono un'ottima fonte di omega 3, i grassi buoni che mantengono giovani le cellule e allontanano le malattie cardiovascolari, e costano meno dei blasonati tonno, salmone, orata e branzino. Lo sgombro costa 7€ al chilo, contro i 12€ di orata e branzino, ed è più ricco di omega 3.

Chiedi l'ORATA di allevamento. Il gusto non è quello del pesce preso in mare, ma il prezzo di orate, branzini e salmoni di allevamento arriva a essere fino a 2-3 volte più basso dei prodotti pescati in mare aperto. "Proteine, vitamine e altri valori nutritivi sono sempre elevati", assicura Elena Orban, "ci sono solo un po' meno Omega 3."

Evita i salumi in vaschetta. Meglio il prosciutto crudo del banco salumeria: 27€ al chilo contro 45€ di quello di Parma in vaschetta. Stessa cosa vale per i formaggi.

Compra uova piccole. Quelle con la dicitura "grandi" costano il doppio delle altre, si passa da 70 grammi a 50, mentre le proprietà nutrizionali sono le stesse. Altro trucco, le uova da galline allevate in batteria costano meno di quelle di animali allevati a terra e hanno gli stessi nutrienti, vedi blog del 30 settembre scorso

Scegli il latte a lunga conservazione. Il latte a lunga conservazione ha gli stessi nutrienti di quello fresco pastorizzato, ma costa la metà! Ti consiglio però di assumere latti vegetali, con più nutrienti, maggiormente digeribili e se sai cercare bene, anche a prezzi bassi.

OK alla pasta industriale. La tagliatelle fresche che compri dal fornaio costano 5€ al chilo, contro i 3€ degli spaghetti industriali che trovi al super, spesso anche meno. Ricorda inoltre che la pasta fresca ha un indice glicemico più alto, cioè alza rapidamente il livello degli zuccheri nel sangue.

Buona anche la frutta non BIO. "Gli alimenti biologici non fanno in genere né bene né male. Fanno solo spendere di più", dice Edoardo Boncinelli. Per salvaguardare la salute senza pagare fino al doppio è sufficiente lavare bene frutta e verdura tradizionale per eliminare i residui delle sostanze chimiche usate durante la coltivazione.

Abituati a bere solo acqua: minerale o del rubinetto, l'acqua è il modo più sano ed economico di dissetarsi. Con le bevande gassate spendi di più e finisci per assumere un sacco di calorie.

Non esagerare con le scorte: eviterai di intasare il frigorifero e di sprecare soldi buttando via frutta e verdura che a lungo andare avvizzisce o prodotti freschi che superano la data di scadenza. Meglio fare poca spesa più volte alla settimana.

Cerca le confezioni famiglia: spendi in media il 20% in meno, ma occhio se sei single!

Fai la spesa a stomaco pieno. "Se vai al supermercato dopo mangiato limiterai le tentazioni ed eviterai gli acquisti superflui o impulsivi", dice Yann Rougier. "Sarà tanto di guadagnato per la linea e per il portafogli".


Blogger Markus

Articolo tratto da "OK la salute prima di tutto", n.11 novembre 2011, testo di Marcello Casiraghi

hanno collaborato gli specialisti:


Eduardo Boncinelli, prof. di genetica Univ. Vita-Salute S.Raffaele Milano
Marco Della Rosa, ordinario di tecnologie alimentari Univ. Bologna
Elena Orban, coordinatrice area scienza degli alimenti INRAN (istituto nazionale ricerca alimenti e nutrizione)
Yann Rougier, biologo e nutrizionista francese

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