lunedì 26 settembre 2011

Nutrirsi per non invecchiare



Quanto la nutrizione ha permesso di migliorare le prestazioni in tutte le discipline sportive? Moltissimo, ma la ricerca è in continuo cammino. Il limite è quanto conosciamo il nostro corpo, il suo funzionamento, i suoi tempi e ogni scoperta scientifica trova subito sviluppi e nuove applicazioni.

Siamo passati da riso e filetto a una dieta studiata e bilanciata per ogni tipo di performance sportiva. L'alimentazione, l'utilizzo dei vari elementi da parte del nostro corpo, i tempi di metabolizzazione e la lettura della resa in termini di prestazione, è una chiave importante per avere una maggiore consapevolezza di noi stessi, non solo quando "alziamo i giri del motore" con la pratica sportiva, ma nella vita di tutti i giorni.

Le frontiere. Sono molte le direzioni in cui si sta muovendo la ricerca, "carburante" utilizzato, tempi di utilizzo, rapporto tra muscoli e cervello ... campioni si nasce ma i questo discorso conta anche l'alimentazione.

L'invecchiamento. L'ottimizzazione del programma alimentare ha in pochi anni elevato le prestazioni in quasi tutte le discipline, ma la nuova frontiera di questo ramo della ricerca è l'invecchiamento cellulare. La cellula è il più piccolo sistema funzionale del nostro organismo e ha una propria vita. Il nostro organismo dispone di meccanismi molto complessi per il rinnovamento cellulare, che con il passare del tempo rallentano non permettendo più al nostro corpo di ottenere le stesse prestazioni. Ma l'invecchiamento si può rallentare, si è scoperto che molecole come i polifenoli (contenute nei frutti di bosco per esempio) sono in grado di attivare i meccanismi di longevità, così da avere una qualità migliore della nostra vita.

LE REGOLE A TAVOLA

5 pasti al giorno: non saltare mai la prima colazione nè i pasti principali ma aggiungere due spuntini al giorno

Tanta verdura: nei pasti principali regola importantissima

Il pesce è da mangiare varie volte la settimana per il suo contenuto in OMEGA 3 con effetto antinfiammatorio.

Preferire carni bianche (pollo e tacchino) e pane e pasta integrali.

Come condimento scegliere sempre olio extravergine d'oliva, non solo per il suo contenuto in grassi benefici ma anche per l'attività antinffiammatoria e antiossidante.

Bere molta acqua anche ricca di sodio (per recuperare quello perso con il sudore) soprattutto tra i pasti, limitare al massimo gli alcolici.

Tra i formaggi preferire quelli che forniscono più proteine che grassi (come ricotta, mozzarella e grana)

Mangiare d'abitudine frutta fresca di stagione.

Evitare margarine e i cibi che le contengono tipo merendine e prodotti da forno industriali.

Evitare i cibi troppo ricchi di grassi saturi come le parti grasse della carne ed eliminare il bianco del prosciutto e dello speck.

Ipoglicemia e OMEGA-3

Ipoglicemia, ossia abbassamento del tasso di glucosio nel sangue. Essa si verifica se si è digiuni da molte ore, ma anche se si è assunta una certa quantità di cibi che vengono digeriti e assimilati rapidamente, che prima fanno alzare molto la glicemia e poi, per l'intervento dell'insulina, provocano un abbassamento rapido della glicemia e un calo dell'efficenza del cervello e delle prestazioni. L'olio di pesce, grazie alla presenza in esso di grassi essenziali OMEGA-3 migliora quella che è definita attentività e che comprende i tempi di reazione, fondamentali in molti sport.

La soluzione

Da ormai qualche anno Herbalife insiste sull'importanza di una buona colazione equilibrata per gli atleti, ma anche di una nutrizione mirata ed equilibrata di nutrienti per tutta la giornata. Questo discorso se è valido per gli atleti è sicuramente importante per tutte le persone.

Da mercoledì 17 settembre è disponibile la nuova linea HERBALIFE 24, dedicata ai profossionisti e agli sportivi di tutti i giorni.

Per maggiori informazioni visita il sito dedicato oppure chiedi al tuo distributore di riferimento.

A presto, Blogger Markus

fonte: gazzetta dello sport del 15 settembre 2011

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